Quanto manca al tuo compleanno?
Manca poco per festeggiare un importante traguardo.
Tra poco è il mio compleanno. Compio 50 anni e voglio spendere qualche minuto a scrivere questo post nella speranza che possa essere utile a te che lo leggi.
Ho sempre tentato, nella vita trascorsa fino ad oggi, di non essere sfacciatamente egoista; non credo di esserci riuscito perché anche questo post, cos’è, se non un altro atto atto di egoismo? Mi piace scrivere anche se non ne sono capace e nonostante le critiche ricevute (), mi ostino a farlo perchè ho imparato a non arrendermi davanti alle difficoltà.
Che noia, sentire parlare di me.
Parliamo di te.
- Quanti anni hai?
- Sei anche tu alla soglia di un importante compleanno?
- Come ti senti?
- Stai facendo i tuoi calcoli di quanto manca?
- Quanto manca alla fine della giornata lavorativa?
- Quanto manca al weekend?
- Quanto manca alle prossime ferie?
- Quanto manca alla pensione?
Ti chiedo subito, perché stai leggendo questo post?
Non dovresti perdere tempo con le cose che sto per scrivere, dovresti stare davanti alla macchinetta del caffè a parlare della cosa più importante della settimana: “la partita di campionato”.
Stai tranquillo, non sono venuto qui per parlare male del calcio o di chi lo segue, voglio solo parlare di come si può vivere i 50 anni con la testa di un “Millenians” e non credo che i millenians bevano caffè davanti alla macchinetta parlando di calcio.
Se fossi nato nell’epoca dei millenians non avrei apprezzato la mia condizione come non lo apprezzano oggi i miei figli.
Tranquillo, ancora una volta, non sto per fare la “paternale” nello stile che pensi.
Non sono affatto il papà che vuole denunciare il lassismo dei giovani, anzi sono proprio io a invidiare i giovani per quello che hanno a disposizione. Non mi riferisco esclusivamente alla ricchezza del tempo che hanno davanti; sarei troppo aulico e filosofico. Mi riferisco agli strumenti che hanno oggi i giovani rispetto a noi genitori.
Ti sembra che stia dicendo qualcosa di scontato?
Certo, ogni epoca è stata migliore della precedente, ma mai nella storia dell’umanità c’è stato modo di agire con la flessibilità e la velocità disponibile oggi. Si può sbagliare velocemente e correggere velocemente. Se anche tu hai superato gli ‘anta, fai presto a ricordare come si organizzavano le partite di calcetto o le uscite in comitiva: dovevi chiamare i tuoi amici durante la pausa pranzo (si tornava a casa a mangiare) oppure dovevi andare a casa del tuo amico e bussare alla sua porta. Se penso a come agiamo oggi, mi fa un po’ sorridere. Il mondo è cambiato e sono cambiati i punti di riferimento. Ecco appunto su questo mi sto soffermando oggi che sto per raggiungere i 50, i punti di riferimento.
Il mondo liquido nel quale ci siamo imbarcati, ha bisogno di una rotta, di un capitano che sappia leggere le mappe e di punti di riferimento , isole, terra ferma sulla quale poggiare i piedi e non solo acqua e mondo liquido.
Mi piace molto guardare lontano e in avanti, sono il primo a sperimentare sistemi tecnologici innovativi, app, sistemi di pagamento, tutto quello che la tecnologia offre ad una velocità superiore a quello dell’apprendimento dei consumatori. Tuttavia conosco bene la regola della trasformazione dell’energia. So che il dispendio di energia per ottenere un risultato va misurato secondo la famosa regola matematica “ne_vale_la_pena?” Insomma sono nato nella seconda metà dello scorso secolo, quando il numero dei colori di un video erano solo due “Bianco o nero” e quindi sono stato educato come quelli della mia generazione ad agire per ottenere un risultato certo e tangibile.
Tangibili si, ma non pragmatici a tutti i costi; ho anche imparato che “non si vive di solo pane”. No, non ho mai ceduto il concreto per il bello.
Ho sempre e solo fatto quello che mi piaceva fare, a costo di rimetterci del denaro.
Pazienza, ormai il denaro è andato, mi è rimasta la soddisfazione di aver fatto quello che mi piaceva fare. Sempre! Non mi sono fatto influenzare dai miei coetanei. Sarà per questo che non ho mai avuto una amicizia “esclusiva”? Ho avuto ed ho frequentazioni e amicizie focalizzate su temi ben specifici. Il mio modo di scegliere le amicizie non è stato molto diverso dal modo che usiamo noi uomini per valutare tutto: “cerchiamo il meglio possibile, agendo per preconcetti”.
Ho scelto gli amici divisi per area di specializzazione, c’è l’amico per parlare di progetti per il futuro e c’è quello con cui parlare solo di cose futili (no, questo ancora mi manca). Ci ho provato, tanto tempo fa, ad avere un amicizia globale ma non ha funzionato, non ci avrebbe fatto crescere e io non ho mai barattato il futuro per niente. Gli amici di “oggi” sono il risultato di tante delusioni di “ieri” e per questo hanno un sapore maturo.
La vita mi ha messo a fianco anche una splendida moglie e due figli meravigliosi. Non li ho scelti, adesso che ci sono mi auguro di continuare ad agire in modo da meritarli. La mia compagna di vita, invece l’ho scelta (c’era anche lei) puntando al futuro, cercando l’alleato giusto per costruire il resto della nostra storia.
Ho guardato avanti ed ho visto la speranza e la soluzione nel “signor tempo” che fino ad oggi non mi ha mai tradito. Spero tanto di non averti annoiato e sei arrivato fino a qui, voglio dirti perché mi sono cimentato alla scrittura di questo post. Spero che tu sia un curioso e ambizioso e amante del futuro. L’amore per il futuro è l’unico modo di creare la speranza, continua a farlo e il prossimo compleanno sarà più leggero e più desiderato di quanto pensi. I miei figli, i miei amici e mia moglie forse non leggeranno mai questo post, ma se tu lo hai fatto, prendi quello che posso darti.
1- vivi come ti piace vivere, non scendere a compromessi dei quali potresti pentirti.
2-Fai tutti gli accordi che vuoi, ma gestisci il “tuo” tempo. Se vendi il tempo, o peggio se lo svendi non avendone rispetto, non pensare che il tempo si possa comportare come un “signore”.
3-Se credi in DIO, sappi che il vero padrone del tempo è LUI; qualunque sia il tuo Dio, capirai facilmente che non puoi controllare il tempo, puoi solo usarlo bene.( grazie di averlo usato a leggere questo post).
Guarda come fanno quelli più giovani di te. Giovani, significa “pieni di Energia”, e quindi non misurare la tua gioventù con l’età anagrafica ma con la quantità di energia ed entusiasmo che puoi dedicare ad un progetto nuovo.
Se ti senti abbastanza giovane, ci vediamo quando vuoi; se ti senti un cinquantenne “maturo”, ti raggiungo più avanti. Per il momento sono impegnato a nuovi progetti con alcuni nuovi colleghi (età media 30 anni).
Una risposta.
Veramente bello questo post, fa molto riflettere, Complimenti!